La Sezione staccata del Museo diocesano, allestita al pianterreno dell’ala del Seminario che ospita l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, conserva ed espone statuine e presepi appartenuti al reggino Ninì Sapone, tra i maestri italiani dell’arte presepiale: le opere, in origine nucleo essenziale del Museo del Presepio di via Filippini, fondato nel 1997 dal maestro e da Maria Sorgonà, dopo la scomparsa di Ninì sono state donate dai figli Adriana e Gianni al Museo diocesano con l’intento di dare un seguito concreto all’opera di divulgazione dell’arte presepiale promossa dal padre.
Tra le opere attualmente esposte risaltano le statuine in ceramica dei fratelli Allegra di Reggio Calabria e quelle in terracotta di Giuseppe Pesa di Seminara, i manufatti in cartapesta di scuola siciliana del maestro Antonino Indovinadatati al 1860 circa, le fantasiose composizioni di Francesco Scarlatella di Caltagirone, i gruppi ispirati al Settecento napoletano opera del maestro Antonio Greco di Castellamare di Stabia e Antonio Malacario di Boscotrecase, quelli in cartapesta di scuola leccese di Marco Epicochi, le pregevoli creazioni di Alberto Finizio ed una, in particolare, di Adelma Rita Giani, i presepi bergamaschi in gesso, quelli liguri in ceramica policroma verniciata a fuoco opera di Delia Zucchi e, ancora, le composizioni lignee di Karl e Heinrich Demetz di Ortisei in Val Gardena. Ad essi si aggiunge una sezione dedicata ai Presepi dal mondo, con manufatti in materiali e tecniche diversi, provenienti da Europa, Africa, Asia e Americhe.
Ma l’opera che per anni ha affascinato bambini e uomini di ogni età è il capolavoro di Ninì Sapone: il Presepe meccanizzato. Ispirandosi a un bozzetto dell’artista reggino, il nipote Maurizio de Marco lo ha riallestito nella nuova sede espositiva: il Presepe, con l’impiego di avanzate tecnologie elettroniche, racconta, nell’alternarsi delle fasi del giorno, il passaggio della Cometa, la nascita del Salvatore, tra mirabili giochi di luce ed effetti scenici.
La Collezione di Presepi “Ninì Sapone” arricchisce il patrimonio d’arte del Museo diocesano, testimoniando il valore del Presepe, la sua arte e il fascino che da esso promana a quanti siano interessati ad esserne non solo destinatari, ma anche continuatori e promotori. Aldilà del pregio artistico e della qualità estetica delle singole opere, ciò che assume significato è che attraverso queste sacre rappresentazioni si rivela e si esprime in modi e linguaggi straordinariamente efficaci, proprio perché popolari, la storia della Salvezza.
I Servizi educativi museali (contatti: cell. 3387554386) propongono a scuole, comunità parrocchiali, gruppi e associazioni culturali, previa prenotazione, la visita guidata alla Collezione di presepi “Ninì Sapone”, occasione per illustrare il tema iconografico della Natività di Gesù attraverso pregevoli testimonianze di arte presepiale appartenenti ad epoche diverse e provenienti dalle diverse regioni d’Italia e del mondo.